Dedicato a Carmine Miglino, mio padre.
Tua figlia AnnaMaria
Mio padre
Mio padre e la sua amica bicicletta
Sta tornando dal mercato
Con le borse della spesa gonfie
E le ruote sgonfie
Mio padre e la sua amica bicicletta
Che lo ha sostenuto, accompagnato, appoggiato, consolato
quando, quel dì,, ha dimenticato la via,
angoscia, tragica e pura,
poi stanco, stremato, quasi spensierato,
ti abbiamo ritrovato, abbracciato
, ancora di più amato.
Mio padre, affranto, avvilito, denutrito
è tornato dai campi di concentramento,
il mio, il nostro eroe
eroe del mondo,
eroe non abbastanza osannato.
Papà, dall’espressione eternamente verace,
una parola, un sorriso autentico
per me, per tutti, per tutto.
Papà, i tuoi passi da soldato
Lesti, pronti, instancabili,
ora, sono passi, lenti, insicuri, oscillanti
Papà, le tue sofferenze, la tua malattia
Ascoltata, accettata, non lamentata
“Come stai”? “Sto bene”
con un sorriso sulla bocca e negli occhi.
Babbo, quando andrai via
Indosserai, fiero, la tua divisa da maresciallo,
la tua medaglia,
ed è così che saluterai il tuo generale: nostro Signore
e sarai nella sua luce.