Poesia non è solo luna, stelle fiore e sole; La Poesia è in un sasso, in un chiodo, in un pezzo di legno; Poesia è un bambino, un povero, un ricco, un condannato, un umiliato; Poesia è odio, amore, rancore, dolore, rimorso, peccato. Questo è il nostro mondo: POESIA

Non amo la poesia ermetica e la sua oscura impenetrabilità.

Amo la poesia con versi semplici,descrittivi, accessibili a tutti gli animi.




sabato 25 dicembre 2010

Per i bambini

Ai bambini

Bambini, sinonimo di angeli,
aureole di luce che illuminano,
comete di luce negli sguardi, nei sorrisi,
puri di meraviglie, di incanto.

Fortunata io,
tutti i giorni,
li ho incontrati,osservati,prediletti,rispettati.

Esiguo il mio donarsi,
rispetto al loro dono smisurato,al loro messaggio,
alla loro pedagogia: osservare il mondo
con il loro stesso genuino stupore,con sbalordimento,
senza giudizi, rancori.

A loro auguro un mondo giocoso,affettuoso,
non più bambini denutriti,violentati,stuprati,
non più bambini che si giocano la vita con un fucile tra le mani,
ma solo bambini che corrono sui prati,
tra le mani un acquilone che squarcia l'azzurro.



Appello: ai potenti del mondo, non più parole ma agire concretamente per eliminare povertà, fame e guerra nei loro confronti.





martedì 21 dicembre 2010

Sassi emarginati


Sassi emarginati

Sassi graffiati,bucati,intaccati,disprezzati,
colpiti,calpestati,sbriciolati,
lungo la via di paesaggi impietriti, freddi, astrali.

Sassi emarginati, abbandonati, condannati.
Mani enigmatiche, operose, artistiche, eccellenti,
li sanno rianimare, li fanno vivere, scolpire
come sculture da esporre,valorizzare

Vita come Acqua

Vita come Acqua


Sorgente cristallina,nasci, sgorghi
dalle vergini viscere delle montagne,
ti crocoli come vita, nelle viscere materne.

Acqua di un torrente,
come adolescente travolgi:sassi,detriti di sogni,illusioni
ora si frantumano,
ora creano sculture fantasiose.

Acqua di un imponente fiume,
come uomo scorri nel tempo,
bagni,inondi,fecondi terre sconosciute.

Acqua di un livido canale,
scorri lenta, ferma,
come vecchio spossato da epoche passate,
verso l'eterno infinito mare che accoglie.




giovedì 16 dicembre 2010

Quella Cometa

Quella Cometa


Nella tempesta di esplosione,
sazia di rancori eterni, mai abbandonati,
l'abbagliante luce di quella cometa
inondi gli inconsci anfratti di stremate e belliche passioni.

Inondi la luce di quella cometa,
le ceneri spente di focolari abbandonati.
Inondi la luce di quella cometa di entusiasmi brillanti, perenni
occhi di bimbi impietriti da scempi indesiderati.

L'abbagliante luce di quella cometa
inondi le voragini di corpi franati
da dolori mai rassegnati


AnnaMaria Miglino

lunedì 22 novembre 2010

Radici del Sud

Radici del Sud

Radici di un Sud che è vanto.

Radici di un Sud: gente e terre nobili,
illustri, gloriose, generose, fantasiose.

Radici di un Sud che è fervore,colore,calore e folclore,
poesia,creatività,genialità.

Radici di un Sud: gente e terre
polvere,macchiate,marcate,
perchè, consapevolmente,
abbandonate,obliate,oltraggiate,usate,tradite.

Albero lussureggiante,copioso
con radici di un Sud,
intaccate,impedite,avvelenate.
Radici che non si possono estirpare:
hanno una crescia e ricrescita,
una rinascita per riprodursi e rifiorire
come la Magna Grecia: prosperosa,copiosa,operosa.
Questo è il Sud


Commento personale:
(Vorrei che questa poesia fosse letta dai signori leghisti e tutti coloro che oltraggiano, con parole insensate, questa terra, che è ITALIA. Meditate!)


Paestum, città antica della Lucania nel Sud Italia, era una colonia della città greca di Sybaris. Il suo primo nome fu Posidonia e la sua storia è stata sempre avvolta da un velo di mistero. Fiorì col resto della Magna Grecia verso il 6 secolo a.C. Differentemente da Pompei e Ercolano, Paestum fu abbandonata, e i suoi templi di marmo bianco, con lo sfondo delle colline marroni scuro e il mare di un blu profondo, restano l'unica testimonianza greca in Italia. 





Onde

Categoria Stagioni: Mare


Onde

Suono di onde, flessuose, superbe, 
veloci, lente, aggressive, fragorose, armoniche.

Suoni di onde, che sono esistenza, vitalità,fremito.
Suoni di onde, ritmati, solfeggiati del pentagramma della vita.




giovedì 18 novembre 2010

Perito

Categoria paese:  BRANO paesi dimenticati della nostra superba Italia

Breve storia di Perito Perito, borgo rurale di origine medievale adagiato sul crinale di una collina che domina il fiume Alento, situato sopra la diga del fiume, a circa 450 metri sul livello del mare. Ci troviamo nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, territorio magnifico, ricco di storia e gastronomia, con paesaggi splendidi e beni culturali unici.

Indirizzo Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano

http://www.cilentoediano.it/panel.html



Brano descrittivo su Perito
Perito

Perito è il paese del presepe arroccato lungo la collina.
Altero,secolare campanile si erge su tutto e su tutti,
diffonde rintocchi che penetrano gli anfratti
delle lussugeggianti vallate, macchiate e profumate di ginestre.

Perito,un'aria non ostruita,non intralciata, non ingombra, ma purificata da rosmarino che cade giù, lungo muri screpolati.
Perito,un'aria salubre,pulita, illibata per le siepi di more,finocchio selvatico e di fichi appena essiccati.
Perito, vanitose terrazze, finestre, gremite di rossi gerani che cadono giù, regalano alle livide strade, petali profumati.
Perito, luogo del nostro pianeta che non ha vetrine lussuose, ammiccanti, non ha centri commerciali: rumorosi, stipati, omologati.
Solo un bar in piazza, dove i vecchi giocano a carte con il tempo.
Perito, non macchine rumorose,affannate, ma un'asino lungo la strada, sobrio e fiero vien sù, carico e stanco, dalla campagna.
Perito, in lontananza, non stonati clacson, ma un tintinnio ritmato
di campanacci arrugginiti dal tempo, intacca silenzi arcani: sono le capre e le mucche di Roberto, il bucolico artista abbarbicato alla sua terra.
Perito, nu' munaciello, un folletto si è liberato dalle siepi di biancospino: fare un incantesimo per il 15 agosto.
Bande, suoni, canti, orchestre, frastuono di gente, motori, anche Gesu Cristo, i Santi, la bellissima Maria Assunta in cielo popolano le strade di questo paesino.Momenti di gioia, di festa.
Poi l'incantesimo svanisce, tutto scompare, tutti scappano via per andare, per trovare, per affermarsi, per emergere, per cercare, per lavorare.
Perito torna regno incontrastato di quiete, solitudine,che opprime, deprime, solleva, rinnova, rasserena.
Perito, il suo cielo ancora depurato,inviolato, ha stelle cadenti che scivolano giù, lo sfiorano, lo accarezzano e fanno assaporare, sogni, speranze, illusioni, per quel paesino del Cilento,che non vuol dire ESTINTO, SPENTO, MORTO,MANCATO.
Perito, vuol dire: ESPERTO, PRATICO, COMPETENTE e VIVO.



In questa foto si vede la chiesa madre di s.Nicola di Bari che e' sita nel punto piu' alto del paese:


lunedì 15 novembre 2010

Inverno

Categoria Stagioni: Inverno


Inverno

Arrivi come un soffio, un alito di vento,
freddo, glaciale, come morte.

Alito di vento,
che non addormenta,che non assopisce,
frizzante: sprona.

Inverno, profumo di zolle,radici:umide,bagnate
dormono, sognando un'altra primavera.

Inverno,profumo di legna bruciata
arde nel camino,
sa di unione,aggregazione.

Inverno, con i suoi alberi svestiti,flessuosi,
come sculture da ammirare.
Inverno, con i rami che si protendono come braccia verso il cielo
per implorare.

Inverno, gocce di pioggia come diamanti
impreziosiscono,illuminano
strade e muri impolverati, spenti di allegre fantasie.

Inverno, gocce di pioggia
che scivolano sulla pelle
da gustare.

Inverno, nebbie che salgono,inondano,sfumano
come immagini fantasmagoriche.

Inverno, fiocchi di neve
cadono come bianchi confetti
per festeggiare una magia,un miracolo
per la terra imbiancata,immacolata,purificata.

sabato 6 novembre 2010

Autunno


Categoria Stagioni: Autunno


Autunno

Languido il sole si posa tra brulli rami tremanti.
Si staccano, volano via le foglie dal ramo
che le ha generate, protette, dondolate.

Foglie non intristitevi;
Foglie non addoloratevi;
Foglie, intensamente gialle,rosse,arancioni,marroni,
come coriandoli, volteggiate,
dipingete l'aria ingrigita di nebbie appena alzate.

Collage di foglie,come tappeti sulle livide strade,
fate diventare nobili, reali, maestosi i passi.
Volano le foglie stanche,
si riposano su panchine scarabocchiate
da numeri,nomi e antichi cuori, sbiaditi dal tempo;
ascoltano, indiscrete,
dialoghi di chiacchere su sogni illusi,disillusi.

Foglie, variopinte, variegate,
flash di luce,colore
che mai nessun pittore ha immaginato
per sguardi desolati e assopiti.








domenica 31 ottobre 2010

Li ho visti, li ho sentiti

Categoria Anziani-I vecchi ottobre 2005
Premio Concorso di Poesia "Renato Calvani" 1° classificato  A.N.Ce.S.C.A.O. Firenze



Li ho visti, li ho sentiti

Ho visto la loro velata malinconia
nel canto di una ninna nanna.

Ho assaporato la dolcezza
mentre narravano favole infinite,
reali e fantasmagoriche.

Li ho visti seduti accando all'amica Solitudine
su di una sbiadita panchina
all'ombra del platano palmato.

Le loro parole pacate e forti
come sale della terra
come sinfonie da memorizzare
E' così che li ho conosciuti, prima di perderli.

Categoria Anziani-I vecchi

Vecchi al Bar

Non c'è bicchiere,
non c'è un sigaro sul tavolo del bar.
Uguali come in divisa,
muti e abbassati gli occhi,
giocano a carte.
Non più sfida,onerosa alla vita
ma giocano con il tempo



E’ preghiera

Categoria Tema religioso con indirizzo pasquale La Pasqua 2006
Pasqua in Poesia Premio Linetta Ajello Casini 3° classificato



E’ preghiera

I segni delle frustrate sul tuo corpo livido e sudato di dolore,
li ho visti nelle perenni guerre soffocate e riaccese.
Risorgi, ora che le buie paure dominano la speranza di pace avvilita.

Flebili suoni sulle tue labbra bruciate dal sapore del fiele
sono l’eco di grida di bimbi sbigottiti.
Risorgi e donagli inni di gioia mai assaporati.

I chiodi delle tue mani insanguinate,
li vedo nei buchi di giovani vene disfatte.
Risorgi e redimi le loro illusioni perdute.

La lunga agonia della tua crocifissione
la vedo nei visi levigati e sbiaditi da irrefrenabili malattie.
Risorgi e elargisci una paziente serenità.

Risorgi dai silenzi del tempo e dello spazio.
Inondaci della tua luce.
Avvolgici nella tua verità.
Lungo la via.